Il nostro corpo possiede la forza di autoripararsi e di combattere un grande numero di malattie; è noto da sempre, infatti, che l'organismo stesso può autoregolarsi e attivare processi di autoguarigione.
Questo avviene tramite processi di riparazione e rigeneraziome che seguono il concetto terapeutico di aiutare, con fattori omologhi di organi sani, gli organi e i tessuti malati, secondo il metodo "il simile cura il simile". In quest'ottica lavorano le terapie citochiniche.
Ormai tutti hanno sentito parlare almeno una volta delle citochine. Le citochine sono un insieme di proteine prodotte dal sistema immunitario in riposta a uno stimolo immunologico o come segnale tra cellule. Queste molecole proteiche, prodotte dal nostro stesso organismo, sono in grado di influenzare il comportamento di altre cellule e di innescare naturalmente processi di autoregolazione, riparazione e rigenerazione di tessuti compromessi.
Le citochine sono le principali protagoniste delle terapie biologiche, in particolar modo delle terapie cellulari autologhe. In questo contesto, il termine "autologhe" è la chiave di tutto, infatti autologhe vuol dire "non estraneo all'organismo". Ma cosa significa questo in termini semplici? La terapia citochinica utilizza sostanze ricavate da preparati cellulari estratti dal paziente che si sottopone alla terapia biologica. Sfruttando le diverse funzioni delle citochine e progettata per migliorare il sistema immunitario, la terapia biologica lavora pertanto per aumentare la naturale capacità del corpo di autoripararsi in modo fisiologico. Oltre a quanto già detto, il motivo che deve farci privilegiare gli estratti citoplasmatici autologhi sotto forma di citochine, viene chiarito dalla biologia molecolare e immunologica. Uno dei vantaggi più significativi della terapia citochinica è la capacità delle soluzione di migrare naturalmente verso l'organo bersaglio. Ciò significa che gli elementi ceellulari si muovono preferibilmente verso organi e tessuti dello stesso tipo, dove vengono integrati secondo il principio di ogni organismo di "riconoscere sè stesso" e lavorano per normalizzare fisiologicamente il metabolismo cellulare.
L'utilizzo delle terapie citochiniche e citoplasmatiche ha la potenzialità di aprire nuovi scenari terapeutici per malattie autoimmuni, malattie oncologiche, diabete di tipo I e II e su varie disfunzioni ormonali per le quali le terapie standard si sono mostrate inefficaci, e racchiude anche le reazioni avverse alla somministrazione dei vaccini e di danni immunitari del COVID.
Clicca qui per consultare la Pubblicazione "A randomized, placebo-controlled, single and multiple dose study on animal thymus gland extracts (pTE) in healthy volunteers"