Le mucose del nostro corpo, ovvero quelle parti di tessuto che sono a diretto contatto con l’ambiente esterno, svolgono la funzione di barriera di protezione contro la maggior parte dei microbi. L’immunizzazione delle mucose con appropriati antigeni e anticorpi immunostimolanti induce l’immunità contro agenti patogeni dannosi.
In questo scenario, dopo anni di ricerca e di pratica clinica, si colloca l’utilizzo di un nuovo metodo vaccinale: l’autovaccino, una preparazione farmaceutica prodotta con anticorpi monoclonali.
Gli anticorpi monoclonali (MAb) sono proteine prodotte in laboratorio che imitano la capacità del sistema immunitario di combattere i patogeni in maniera molto specifica; di fatto gli anticorpi monoclonali sono in grado di legare esclusivamente l’agente estraneo da combattere.
L’autovaccino si produce partendo dal materiale biologico di ogni individuo, in primis dal sangue, e agisce attraverso la liberazione di citochine che migliorano le difese immunitarie delle mucose e svolgono un effetto immunomodulante. Mentre una vaccinazione è qualcosa di estraneo all'organismo di chi la riceve, l'autovaccino si basa sul concetto di curare con il proprio materiale biologico, che il corpo riconosce come suo.
Gli effetti benefici dell’autovaccino sono vari: stabilizza la funzione di trasporto della mucosa, regola le reazioni del sistema immunitario dovute ad un incremento di allergeni, aumenta la capacità di barriera della mucosa e rafforza il microbiota in modo fisiologico.
Per procedere non è necessario fare un test allergologico. Non ci sono effetti collaterali, né limiti di età. L’inizio della terapia è possibile anche in fase acuta e per tutti quei pazienti con allergie multiple.
È ideale nel caso di allergie stagionali o croniche e di patologie per le quali esiste anche soltanto il sospetto di una reazione autoimmune. Esiti positivi si sono avuti anche in casi di spondilite anchilosante, sindrome di Sjögren, lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide, colite ulcerosa, tiroidite Hashimoto, morbo di Crohn, fibromialgia.